descrizione
description |
Importante città etrusca (ricche necropoli anche nel vastissimo territorio)
i cui rapporti con Roma risalgono all'età regia (se di Chiusi era
Porsenna, la cui tomba chiusina è descritta da Varrone). Tra il IV
e il III sec. a.C. entra nell'orbita di Roma e nel 205 a.C., quale
sua alleata, promette grano e legname per la flotta di Scipione. Municipium
probabilmente dopo l'87 a.C. (tribù Arnensis). Forse anche
colonia (noti IIIviri e IIviri) oppure cambio di magistrature
nel Municipium, imposto da Silla (Pfiffig). A Clusini Veteres
sembrano riferirsi iscrizioni relative a IIIIviri (un IIIIvir
iter(um) i(ure) d(icundo)) e il Senatus (ex s(enatus) c(onsultus)),
a Clusini Novi quelle di IIviri e IIviri quinquennales,
l'ordo (Splendidissimus Ordo Clusinorum) e i decuriones
(Decreto) D(ecurionum). Anche gli aediles e un Q(uestor),
un C(urator) Reipu(blicae). Carattere sacerdotale sembrano
avere i IIIviri (anche di origine libertine), un Flamen
Aug(usti), un VIvir Aug(ustalis), diversi Harispex
o arrespex. Tra le iscrizioni sacre, dediche Victoriae
(riutilizzata per la Concordia Agustorum) e altre divinità
(Rastrelli), una dedica Nymphis Aq(uae) Ogulniae (DOLCIANO),
una Lari Voctori dalla chiesa della Badia nella diocesi di
Città della Pieve (fuori foglio). Dediche ad Esculapio, Igea ed Apollo
dalle terme di S. CASCIANO DEI BAGNI. Dalla zona, Poculum con
iscrizione Aisclopi Poco(co)lom, mentre una dedica Herculi
Salutari, o un piccolo sacello, sul Monte S. Pietro ACQUAEORTUS.
Nelle iscrizioni anche un Argentarius, un Purpurasius,
un Architectus, un Histr(i)o e forse il C(ollegium)
C(enteariorum). Tra i suoi cittadini, anche un Praetor XV Populorum
(scil. Etruriae) e uno o forse due Aed(iles) Etrur(iae).
Sede vescovile accertata dal 322 (CIL XI 2548 del vescovo L. Petronius
Dexter; altri vescovi ricordati nel V sec.). Nel 540, piazzaforte,
in cui Vitige lascia una guarnigione di Goti. L'impianto cittadino
attuale sembra ripetere la pianta antica ad incrocio centrale. Presso
Piazza del Duomo era il Foro (Gamurini), o forse meglio nell'area
compresa tra la parte occidentale di Piazza XX Settembre e la chiesa
di S. Francesco (cfr. Paolucci 1988, pp. 105-106). Ellenistiche (seconda
metà del II sec.a.C.) alcune imponenti opere idrauliche urbane: una
grande cisterna sotto Piazza del Duomo, numerosi pozzi e cunicoli
in varie parti della città (cfr. Archeologia a Chiusi 1991, pp. 3-8).
Statue (tra cui una testa di Augusto) e numerose iscrizioni. In località
La Rocca, paramento murario in opus incertum forse "lato N
di una fortezza" (Rastrelli) della prima metà del I sec.a.C., collegato
con la colonia di Silla. In località Orto del Vescovo, settore della
cinta muraria romana (prima metà del I a.C.), mentre tra l'ospedale
vecchio e la chiesa di S. Maria della Misericordia resti di almeno
due edifici probabilmente dell'inizio dell'età imperiale. In età romana
la città sembra raggiungere la sua massima espansione, occupando anche
l'ampia area a N di Via Bassa Ciminia, zona attualmente non più urbanizzata
(dall'Orto Golini, infatti, mosaico rettangolare a motivi geometrici
in bianco e nero (età Severiana ?) strutture murarie in opus caementicium
(cisterna?) e altri materiali). Tratto di strada romana diretta a
N (Via Clodia?) e un altro verso NE (quella per Perugia in
Tab. Peut. IV 5). Necropoli etrusche utilizzate sino al III-II sec.
a.C. ed oltre, a Poggio Renzo, alla Tassinaia, a Poggio alla Gaiella,
in località Montebello ecc. Tombe romane, anche con iscrizioni, in
località Deposito e lungo la Via Clodia-Cassia. Catacombe cristiane
di S. Mustiola del IV sec. e di S. Caterina ancora del III sec. a
E e a S della città. In città o nel territorio, acque salutari delle
Fontes Clusinae. Presso Montevenere (DOLCIANO) anche l'Aqua
Ogulnia. Santuari etruschi (terrecotte architettoniche, votivi
anatomici etc.) - in uso forse anche in età romana - anche in altre
località dei dintorni, tra cui alla Vigna di Giancorso a W o alla
Martinella a N. Tracce di centuriazione, intorno e ad W della città
sino a Chianciano (alcune indicativamente carta) e molto più ad W,
sino alla zona di Asciano (non in carta) (Fatucchi). Nei dintorni,
tre fornaci per vasellame della fine del II-inizio del I sec. a.C.;
graffiti ancora in lettere etrusche testimoniano la sua anteriorità
alla colonia sillana. L'occupazione dell'agro avvenne in prevalenza
attraverso aziende agricole di piccole dimensioni (CHIANCIANO TERME).
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toponomastica
toponymie |
Clusium,
gli abitanti Clusini. Il supposto nome precedente Camars
è di origine umbra; le iscrizioni etrusche Cleusinsl da Chiusi
(Pallottino 1968, n. 488), Cleusinsl dalla zona di Bolsena
(ibidem, n. 233=CIE 5093, e Cleusinas da Tarquinia (ibidem,
n. 139=CIE 5474) sembrano indicare una derivazione etrusca *Cleusin-.
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fonti
letterarie
sources littéraires |
Pol.
II 19,5; 25,2; Diod. Sic., XIV 113,3; 113,4; Verg., Aen. X 167; Liv.
II 9,1; 9,5; V 33, 1, 3-4; ; 35,4; 36,2; 36,8; 37,6; X 25,11; 30,2;
XXVIII, 45,18; Dion. Hal. III 51,4; V 21,1; XIII 11,2; Strab. V 2,9=C
226; 3,7=C 235; Vell. Pat. II 28; Varro in Plin., N.H. XXXVI 91; Plin.,
N.H. III 52, VIII 221, XIV 38, XVIII 66, 87; XXVI 91; Martial. XIII
8; Sil. Ital. VIII 478, X 482-483; App., B.C. I, 89, 92; Ptol. III
1,43 (49); It. Ant. 285,6; Tab. Peut. IV,5; S. Hilarius Papa, Epistula
15=Thiel 1868, p. 160; Procop. B.G. II, 11,1; 13,2; 13,4; Rav. IV
36; Guido 51; Zonaras VII 23,2. |
fonti
epigrafiche
sources épigraphiques |
Diz.
Ep. 1886-1922, vol. II, p. 312; CIL XI, pp. 370-372, cfr. p. 1278;
CIL XI 2090-2582a (2533 - 2582a) add. pp. 1278-1281; 7112-7241 (ILS
873, 876, 1138, 2146, 3631, 3987, 4950, 6610, 6611, 7830 a-f, 7831
a-d, 7832, 7834-7835; ILLRP 356, 381; CIL XI 6708.2=ILS 2958.2=ILLRP
40; cfr. anche CIL I,2 1999-2031, 3359, 3063, cum add. pp.
740 e 1073-1075; AE 1956, n. 202 (Ferrua); A. Rastrelli, Una base
di travertino iscritta da Chiusi, in Studi Maetzke 1984, pp. 559-560.
Da altre località: CIL XI 5836=ILS 7794; iscrizioni di militari VI
2500, 2707, 32515; CIL XI 7243; AE 1930, n. 57; 1933, n. 95; M. Cristofani,
C. Genucius Clevsina pretore a Caere, in Archeologia della
Tuscia II, pp. 24-26; iscrizioni etrusche o etrusco-romane CIE 475-3306,
4671-4917 cum add. pp. 611-644; Pallottino 1968, nn. 460-565,
923-927. Lettere cha su monete del III sec.a.C. (cha: vetalu:
puplena) considerate iniziali di Cha(mars) (antico nome
di Clusium), POPULONII. |
altre
funzioni...
fonctions différentes... |
Fornace,
Villa. |
bibliografia
bibliographie |
A.Talocchini,
Forma Etruriae. Carta Archeologica d'Italia al 100.000, in
SE XXXIII (1965), p. 382; Pfiffig 1966, pp. 61-63; Scullard 1967,
pp. 157-162 e passim; Harris 1971, pp. 263, 269-270; Boitani-Cataldi-Pasquinucci
1974, pp. 54-63; Vaananen-Ruoff 1975, pp. 60, 207-210 e passim; Fatucchi
1979-80, pp. 256-257, fig. 9; G. Della Fine, Le antichità di Chiusi.
Un caso di arredo urbano, Roma 1983; G. Maetzke, A. Rastrelli, Chiusi,
in SE LI (1983), pp. 430-432; Steingraber 1983, pp. 225-240; A.d'Aversa,
Gli Etruschi di Chiusi, Brescia 1984; Colonna 1985, p. 98, cfr. p.
116; Torelli 1985, pp. 308-314; G. Pucci, Un'officina di ceramisti
a Chiusi, in Archeo 32 (1987), pp. 6-7; Archeologia a Chiusi 1991,
passim; Menichetti 1992, pp. 361-384; EAA, Secondo Supplemento 1971-1994,
s.v. Chiusi, pp. 123-124 (Rastrelli). |
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